Gola Interviste
Da New York a Pechino insegno a fare il gelato, con il cuore e un sorriso.
Sergio Dondoli, maestro gelatiere
Da San Gimignano in giro per il mondo tra consulenze e competizioni. Pluripremiato e instancabile ci racconta del suo lavoro e delle novità in arrivo
Intervista di Maurizio Izzo
Foto di Luca Managlia
Gola gioconda - Gelateria Dondoli
L'intervista
Ciao Sergio, prima di tutto dove sei, in questo momento, sei sempre a giro?
Ora sono a San Gimignano dove devo essere in questo periodo di piena stagione ma sono appena rientrato da Vienna per le selezioni della Coppa del Mondo di gelato. Oggi sono a fare lezione di gelato.
È stato un anno importante con l’apertura del negozio di Poggibonsi e tanti viaggi all’estero
C’è tanta curiosità all’estero per il gelato visto come un prodotto del made in Italy. In tanti sono interessati ad aprire gelaterie e chiedono consulenze. Sono stato due volte in Cina dove tornerò e siamo in dirittura d’arrivo per una gelateria in Georgia.
Tu fai consulenze per chi vuole aprire un’attività, che idea hanno negli Stati Uniti piuttosto che in Cina del gelato?
L’idea è quella di un gelato artigianale, all’italiana per come lo vedono loro. Ma quando si entra nel merito si capisce che il loro modello di business è diverso, si aspettano tanto utile in poco tempo, anzi subito. Provo a spiegare che la mia idea di gelato è diversa ma non sempre ci riesco, allora gli dico che non sono la persona giusta per il loro business, e ognuno per la sua strada. Se invece credono a quello che racconto, in cui nel lanciarsi nell’impresa c’è anche la voglia di fare una cosa buona allora si va avanti e ci si prende il tempo che ci vuole per vedere i risultati.
E poi c’è Parigi
Parigi è stato amore per la città e per l’affetto che nutro per i proprietari della Galleria Continua (la prestigiosa galleria d’arte nel centro di Parigi). Ci conosciamo da una vita e abbiamo attraversato momenti difficili sostenendosi a vicenda. Io con il mio gelato, loro con i loro quadri. Quando hanno aperto lo spazio in centro mi hanno proposto di ospitare il mio gelato nella caffetteria. È stato un onore. È un luogo meraviglioso con le opere dei più grandi artisti contemporanei che così ho avuto modo di conoscere. Ho incontrato Anish Kapoor, Ai Weiwei, Pistoletto e ho preparato un gelato apposta per ognuno dei loro vernissage. So che il presidente Macron frequenta la caffetteria. Posso essere orgoglioso?
Ma quando passi tutto questo tempo all’estero alle gelaterie Dondoli a casa chi ci pensa?
Ormai siamo una grande squadra cresciuta intorno alla famiglia. Stefano, mio figlio, dopo essersi fatto le ossa nella ristorazione ha scelto il gelato e oggi è a capo della produzione. Con lui l’altra figlia e il suo compagno e poi mia moglie. I dipendenti storici fanno parte dell’azienda da quando ho regalato loro delle azioni della società. Fila tutto liscio mentre io mi occupo della scuola, delle consulenze e della Coppa del Mondo.
Ma il gelato lo fai ancora?
Ormai l’ho confessato, non faccio un gelato da 9 anni. Al Gambero Rosso che mi ha premiato con i 3 coni l’ho detto, il premio ora spetta mio figlio.
Ma lo assaggi sempre, un gusto preferito?
È lo zabaione di vinsanto. È un ricordo d’infanzia. La nonna, quando dovevo recuperare da una malattia faceva lo zabaione, mi sembra di vederla ancora era l’unica che sapeva montare il tuorlo d’uovo con il frullino a stella. Né la mamma né la zia erano capaci, solo lei. Poi aggiungeva un goccio di vinsanto e a volte c’era anche la scarsella, un dolce così semplice perché era proprio povero, scarso appunto, ma aveva quell’aroma di anice. Sono sapori che mi sono rimasti in mente e ho voluto fare un gelato che li ricordasse.
Hai in mente qualche novità?
Certo! Per la prossima stagione sarà pronto il nuovo laboratorio. Grande e tecnologico. Credo che una cosa così non si sia mai vista. Avrà una camera bianca completamente asettica, il filtraggio dell’aria e tante soluzioni per produrre di più e meglio. Così cresceremo ancora.
Infine, sarai ancora a fianco della nostra Fiorentina?
Certo, ho appena rinnovato il contratto, quella è una fede non si discute. La sia ama e basta.
P.zza della Cisterna, 4- 53037 San Gimignano (Siena)
Presso Galleria Continua 87 Rue du Temple - PARIGI