Gentile fanciulla che ha appena iniziato la stagione lavorativa in un ristorante fronte mare in quel di Porto Azzurro, sappi che la tua energia e il tuo entusiasmo non sono elementi sufficienti a fare di te una brava cameriera o se preferisci “addetta alla sala”. Ripassiamo insieme le buone maniere?
1. sono un cliente, certo, alla fine pagherò il conto e sarò un numero da abbinare alla serata, ma essere accolti da un “buonasera”, decidi tu quanto cordiale ma almeno un “buonasera”, è meglio che sentirsi dire “qui va bene”.
2. se hai il dubbio di essere davanti a una coppia di inglesi non puoi esordire con “red wine o white wine?”. Anche gli inglesi, pragmatici fin che vuoi, hanno diritto alla forma. Semmai “would you like some wine” e comunque aspetta che abbiano ordinato e poi se avete stampato una carta dei vini servirà a qualcosa o no?
3. a proposito di vini se ordino un vermentino di una certa azienda non puoi portarmene un altro dicendo che è il migliore dell’Elba. Chi sei tu per dirlo? E se io fossi stato il proprietario dell’altra azienda come l’avrei presa? Si dice “mi dispiace quello è finito, le posso consigliare questo”
4. se ti hanno detto che devi essere cordiale con i clienti non significa che siamo diventati amici. Non insistere con quel “come andiamo?”, “cosa portiamo ora?”.
Tutto questo poi alla fine sarebbe nulla se non avessimo anche mangiato male, per cui l’invito più importante lo rivolgo al tuo datore di lavoro: i soldi che spendi per pagare il procacciatore di clienti lungo la strada impiegali meglio. Prodotti semplici e genuini, un cuoco vecchia maniera e un ripassino al personale di sala. Tutte le rendite hanno un limite e quelle di un isola, visti i tempi, potrebbero durare anche meno.