Terra Madre racconta un’altra storia
A Torino il Salone di Slow Food dal 26 al 30 settembre
“Il cibo che fa male sta dentro un sistema preciso. Dove spreco e sfruttamento non sono danni collaterali, ma elementi necessari, sono l’altra faccia del consumo e del profitto”. Si presenta così Terra Madre il Salone di Slow Food in programma a Torino nell’ultimo fine settimana di settembre e lo fa per raccontare che c’è un’alternativa chiamando a raccolta il mondo intero per parlare di cibo come nutrimento, cultura, convivialità, piacere.
Al centro saranno ovviamente le principali questioni di attualità - come la crisi climatica,
il ruolo delle multinazionali nel sistema alimentare, la giustizia lungo la filiera del cibo, il futuro delle aree interne e delle terre alte, la concreta possibilità di nutrire l’umanità attraverso modelli agricoli che rispettino la natura -, grazie ai contributi di nomi di fama internazionale e alle testimonianze di attivisti e produttori.
E ci saranno anche circa 700 espositori italiani e internazionali, 800 eventi del programma di conferenze, Laboratori del Gusto e Appuntamenti a Tavola.
Tremila i delegati Slow Food da 120 Paesi.
Tra le novità di quest’anno, l’ingresso riservato a buyer, operatori del settore, giornalisti e soci Slow Food dall’Italia e dall’estero - giovedì 26 dalle 10 alle 15 .