Se compri in valle, la montagna vivrà.
Sostenere i piccoli esercizi per evitare l’abbandono dei paesi.
Duecento paesi sono già stati definiti commercialmente desertificati, altri cinquecento potrebbero esserlo presto e senza esercizi anche il paese muore. L’allarme viene dall’Unione dei Comuni Montani che lancia una campagna e un invito. Se sali in montagna anche solo per una passeggiata fermati nei negozi locali e fai acquisti, è un atto di sostegno alla comunità locale. In Francia hanno fatto qualcosa di simile e l’iniziativa ha avuto successo grazie anche al sostegno del governo. Come sottolineano i comuni montani “la società diventa comunità in un bar e nella sede della pro loco. O in un negozio che fa anche servizi”.
C’è una parte della comunicazione dell’Unione dei Comuni che condivido particolarmente, quella dive si dice che “non tutto è gratis”. Così come si paga il parcheggio, la ZTL in città e l’autostrada quando si viaggia bisogna imparare che anche in montagna non tutto può essere gratis. Si possono introdurre alcune aree parcheggio (e accessi) a pagamento nelle aree montane. O delle navette per portarti in luoghi incontaminati, senza auto, oppure strade con un pedaggio. Tre euro per una giornata, cinque euro per un voucher, un ticket [gratis - quindi nessuna tariffa - se mi fermo a mangiare in un bar o in un ristorante del paese]. Ogni territorio fa le sue scelte e le sue proposte. E fa bene a farle. Rispettale. Un parcheggio o una navetta a pagamento nelle aree montane non sono uno scandalo. I proventi sono reinvestiti dagli Enti per una migliore promozione, per migliori servizi, per darti serenità. Per te. Perché la Montagna non è tutta gratis. Quell'euro investito bene, da te sul territorio, ti darà il centuplo, il massimo. La Montagna da vivere.