Cosa siamo?
"Siamo anche quel che mangia quello che noi mangiamo".
Figlio di uno chef e padre di un cuoco. Ho scelto un’altra via ma la cucina mi ha preso lo stesso. Me ne occupo facendo quello che so fare meglio: scrivere. Ho avuto la fortuna di viaggiare molto e racconto cosa e come si mangia nel mondo. Ancora mi guardo intorno con curiosità, sempre pronto a essere sorpreso. Detesto le classifiche, le star, i luoghi comuni. Il cibo è una cosa seria da raccontare con leggerezza e un po' di ironia. Se vi va scrivetemi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
"Siamo anche quel che mangia quello che noi mangiamo".
Sono stato a Bologna a “Sana” il salone del bio e del naturale. Sono rimasto sorpreso dalle dimensioni e dal successo della manifestazione.
E se la cucina ci avesse stancato? No, non parliamo di noi ovviamente ma in giro si avverte un clima un po' strano, un pò di noia intorno a tutti questi fuochi e fornelli c’è. “Cucinano dappertutto”, si sente dire, e un pò è vero.
Ho visto la fine del mondo, Finisterre. E’ successo durante l’estate del 1977. Avevo da poco compiuto 18 anni, superato la maturità ed ero partito per il viaggio più avventuroso della mia vita.
Nel rimettere a posto la libreria ho scoperto di avere decine di libri di cucina, alcuni che non sfoglio da tempo, altri che forse non ho mai aperto. Mi sono chiesto se al tempo di internet un libro di ricette abbia ancora senso. Sul web si trova tutto. Non fate a tempo a digitare un ingrediente e sarete sommersi di ricette e consigli. Allora a che servono i libri? Ci ho pensato e ho risposto che servono ma a qualche condizione.
Siamo circondati da chef stellati e sempre pronti a immergerci in “esperienze culinarie”, cerchiamo emozioni anche nei piatti eppure ogni qualvolta ci imbattiamo in una trattoria familiare rimaniamo affascinati.Se il perché è abbastanza ovvio, più interessante è capire perché sia così difficile trovarne una.
Anche dopo un inverno piovoso come quello che abbiamo avuto il problema dell'acqua c'è sempre. Non solo perché dobbiamo abituarci a non sprecarla ma perché davvero è una risorsa preziosa.
Sarà l'Expo, sarà la retorica del "Made in Italy" ma mi è tornata in mente una storia. Sarà sempre valida?
Ora che so tutto sull’olio di palma mi è tornata in mente una storia di qualche anno quando in Camerun vidi per la prima volta l’olio di palma. Il villaggio nel cuore della foresta si chiama Besalì e fino a qualche decina di anni fa era isolato dal resto del paese.
Qualità & Servizi su RAI 3
Qui si parla di cibo, per i nostalgici non c’è trippa
I fratelli Trovato e il nuovo Arnolfo
Latte e carne sotto attacco. Gli allevatori si difendono