Oltre la metà delle riserve mondiali di mais, riso e grano sono già nei silos
È sempre difficile farsi una ragione dell’aumento dei prezzi anche nel caso dei generi alimentari. Certo ci sono le calamità, le gelate, la siccità ma è evidente che quando gli aumenti sono protratti nel tempo, come in questa fase, c’è dell’altro. Una delle ragioni ci viene offerta in questi giorni da due notizie che provengono dalla Cina o che comunque riguardano quel paese. La prima è che il governo di Pechino ha dato indicazione ai governi locali di fare incetta di cibo per l’inverno. Non è dato sapere perché ma questo è bastato perché milioni di cinesi si riversassero nei negozi per accaparrarsi riso ma certo non solo quello. La seconda notizia che riguarda la Cina viene dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, secondo cui la Cina dovrebbe avere il 69% delle riserve mondiali di mais nella prima metà dell’anno agricolo 2022, il 60% del riso e il 51% del grano. Le proiezioni rappresentano aumenti di circa 20 punti percentuali negli ultimi 10 anni, e i dati mostrano chiaramente che la Cina continua ad accumulare grano.