A Scandicci più under 40 che pensionati
Centomila orti in Toscana è un progetto e anche un traguardo che la Regione Toscana si è posta dando vita a un bando per l’assegnazione di appezzamenti di terra. Ma il progetto va oltre alla mera assegnazione degli spazi, individua le caratteristiche con cui gli orti devono essere realizzati, promuove le gestioni collettive, insomma attribuisce alla coltivazione di un piccolo pezzo di terra una funziona sociale. Abbiamo visitato i 29 “orti della diversità” di Scandicci che sono anche un’area da gestire collettivamente con attività di formazione, informazione, socializzazione e aggregazione. Gli Orti della Diversità sono stati assegnati dal Consorzio gestore a 29 coltivatori che avevano partecipato ad un bando dello scorso febbraio: degli ortisti assegnatari 12 hanno tra i 18 e i 40 anni, 7 tra i 40 e i 65, 8 sopra i 65 anni, mentre due orti vanno a giovani disoccupati. “Caratteristica interessante e stimolante dell’iniziativa è la modalità di gestione del complesso degli orti urbani di via Masaccio – come spiegano i promotori degli Orti della diversità - che prevede la costituzione di un’assemblea degli ortisti e del relativo comitato di gestione che si occuperà di funzionamento, apertura e manutenzione ordinaria dello spazio ma anche di eseguire il programma delle iniziative pubbliche, che ivi si realizzeranno, stabilito insieme al Consorzio”.