Mangiare in treno può essere piacevole?
Il ricordo è un po' sbiadito, si perde nel tempo ma sono sicuro che è vero. C’era un treno che andava verso nord, il grande nord. Svezia, direzione Jokkmokk, praticamente il Circolo Polare Artico. Lentamente attraversammo le grandi pianure, le renne ormai erano una consuetudine e in estate neanche il Polo fa paura. Le ferrovie svedesi avevano per noi una sorpresa che non ho dimenticato. A una delle piccole stazioni in cui il treno fece sosta salì un impiegato, meglio sarebbe dire un cameriere. Ci propose un menù dicendo che se avessimo ordinato a lui avremmo trovato il pasto, caldo ed espresso, alla stazione successiva. Senza scendere dal treno, serviti e riveriti. La qualità era quella svedese, in anni in cui le stelle della cucina non avevano illuminato queste terre, ma la sorpresa e la gratitudine per quel pasto inaspettato la conservo ancora. E mi torna in mente sopratutto quando salgo su un Frecciarossa. Chissà perché?