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Agroecologia: un nuovo paradigma dal campo alla tavola

Pubblicato il
29 Settembre 2024
Maurizio Izzo
DI Maurizio Izzo

 Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente ci parla di questa sfida 

L’agricoltura, pilastro fondamentale della nostra esistenza, è oggi al centro di un dibattito cruciale che coinvolge la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare globale. La sfida è evidente: come nutrire una popolazione in crescita senza compromettere le risorse naturali del nostro Pianeta? La risposta risiede in un cambiamento radicale sia degli stili di vita - basti pensare che un terzo dei prodotti agroalimentari che produciamo viene sprecato - che dei modelli agricoli verso pratiche più sostenibili e resilienti. Questo cambiamento è rappresentato dall'agroecologia.

L’agroecologia non è solo una tecnica, ma un approccio complessivo che integra la scienza agronomica con i saperi tradizionali, l’ecologia e la giustizia sociale. Un modello di agricoltura che lavora in armonia con la natura, anziché contro di essa, promuovendo la biodiversità, riducendo l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici e valorizzando le risorse locali.

A differenza dell’agricoltura intensiva, che sfrutta e impoverisce i terreni, l’agroecologia mira a rigenerare i suoli, proteggere le risorse idriche, tutelare gli ecosistemi e migliorare la resilienza dei sistemi agricoli ai cambiamenti climatici. In Italia, le pratiche agroecologiche stanno guadagnando terreno grazie all'impegno di agricoltori consapevoli, sostenuti da reti associative e politiche ambientali sempre più attive. Esempio ne è la forte crescita in Italia negli ultimi anni del settore biologico.

I principi fondamentali su cui getta le basi sono tre: la protezione dell'ambiente, l'equità sociale e la sostenibilità economica. Tali principi sono indissolubilmente legati, poiché un’agricoltura che non rispetta l’ambiente finisce per compromettere anche la sostenibilità economica a lungo termine, con ripercussioni negative sul tessuto sociale.

Legambiente, da anni in prima linea per promuovere pratiche agricole sostenibili, sostiene con forza l’agroecologia come chiave per il futuro ed esempio di buone pratiche colturali e innovazione. Le nostre campagne di sensibilizzazione mirano a diffondere una maggiore consapevolezza tra i cittadini, a favorire politiche agricole più verdi e capaci di supportare gli agricoltori nella transizione verso modelli più ecologici e a diminuire gli input chimici, idrici ed energetici.

Un esempio concreto è rappresentato dal progetto "Ambasciatori del territorio di Legambiente”, che promuove piccole realtà agricole che mettono in atto buone pratiche agroecologiche. Un progetto che ha lo scopo di dimostrare che è possibile produrre cibo di alta qualità rispettando l’ambiente e garantendo un giusto reddito ai produttori.

Ripensare l’agricoltura, rendendola più locale, più diversificata e meno dipendente da input esterni è urgente e non rimandabile. L'agroecologia rappresenta una risposta concreta a queste sfide, poiché promuove sistemi agricoli più autonomi e resilienti.

L’agroecologia, inoltre, non è solo una necessità ambientale, ma anche una straordinaria opportunità economica. Investire in agricoltura sostenibile significa creare posti di lavoro verdi, stimolare l’innovazione e valorizzare i territori rurali. L’Italia, con la sua ricca tradizione agricola e la sua biodiversità, ha tutte le carte in regola per farsi modello in questo ambito.

Tuttavia, per realizzare una simile transizione, è necessario un forte impegno da parte delle istituzioni. Politiche agricole europee e nazionali devono incentivare l'adozione di pratiche agroecologiche, sostenendo gli agricoltori attraverso strumenti economici e formativi. Solo con un approccio sistemico, che coinvolga tutti gli attori della filiera, sarà possibile costruire un futuro del settore agricolo davvero sostenibile.

L’agroecologia, dunque, non è solo un modo diverso di coltivare, ma un nuovo paradigma per vivere in armonia con il Pianeta.

Come associazione, continueremo a batterci per un’agricoltura che rispetti la terra e le persone, convinti che questa sia la strada giusta per garantire un futuro sostenibile alle prossime generazioni.

Maurizio Izzo

Maurizio Izzo

Maurizio Izzo, giornalista, figlio di un cuoco e padre di un cuoco. Mi sono salvato dalle cucine ma non dalla passione per il cibo. Che mi piace anche raccontare.

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